di: Roger Peyrefitte

nuova edizione

con prefazione di Jean Cocteau, una postfazione degli editori, ed una appendice iconografica

La biografia romanzata di un personaggio “dannato” che dopo gli scandali parigini si rifugia, da esule ed in compagnia del suo amato Nino, a Capri dove costruisce la sua bellissima dimora. Questo celebre romanzo viene riproposto in una versione aggiornata ed integrata da foto e documenti che aiutano a fornire del barone Jacques Fersen un’immagine più reale e collegata ai fenomeni della sua epoca.

«Roger Peyrefitte era consapevole di aver creato con L’esule di Capri, un piccolo ma crescente “culto”. Come tale, quello di Fersen contiene e fa riferimento a simboli antichi che in questo caso sono, tra gli altri, il simbolo dell’androgino, quello dell’isola, quello del tempio/palazzo. Questi tre simboli estremamente importanti e complessi nel panorama della simbologia hanno giustificato una forza attrattiva ed una capacità di fascinazione altrimenti inspiegabili: solo così possiamo capire perché mai un personaggio, che dal punto di vista letterario non può
certo definirsi di spicco e che dal punto di vista della scelta esistenziale può equipararsi a tanti altri che in quell’epoca sceglievano
l’Italia ed il Sud come meta per sfuggire alle censure ed al perbenismo nordico, abbia assunto tali valenze. Peyrefitte nel suo romanzo ci presenta l’isola quale luogo dove le leggi stabilite dall’uomo sulla terraferma sembrano sospendersi, dove ognuno potrebbe essere chiamato a crearne nuove. L’isola è il luogo del cambiamento interiore, terminale di un sogno mediterraneo dove ricollegarsi ad una unità perduta: qui la mediocrità si può riscattare anche attraverso la morte, il beau geste finale di Fersen, con la trasformazione della propria vita in “opera d’arte”.»

(dalla postfazione)